Il castello di Prunetto

(prov. di Cuneo)

 

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Tra il paese di Gonzeno e quello di Monesiglio, sulla cima di un colle, sorge il castello di Prunetto.

 

 La rocca venne costruita nel XII secolo e oggi si presenta come un blocco massiccio quadrangolare in pietra locale con un torrione circolare. La struttura è impreziosita da bifore ogivali recanti lo stemma dei Del Carretto che ne furono i signori fino al XVI secolo, trasformando la prima struttura difensiva in un vero e proprio castello. I Del Carretto, discendenti dei marchesi di Monferrato e di Saluzzo, costituirono il loro dominio nel corso del XII secolo nei territori tra la diocesi di Savona, Alba e Acqui. Il loro potere si indebolì nel tempo a causa di divisioni ereditarie che portarono alla formazione di numerosi rami familiari spesso in lotta fra loro. I Del Carretto lasciarono il posto agli Scarampi (XVI secolo) ma il feudo rimase sempre indipendente e sotto tutela imperiale fino al passaggio a Casa Savoia nel 1735.

Data la posizione strategica (sorge su un bric, cioè un cucuzzolo in lingua piemontese, a 750 m. di quota)  dei loro possedimenti furono coinvolti nelle guerre tra Impero e Comuni e subirono le mire espansionistiche degli Stati vicini, ovvero dei marchesi del Monferrato e dei Visconti.

Teatro della gueriglia partigiana sul finire della seconda guerra mondiale, Prunetto si sviluppa all'ombra del suo castello, ora inserito nel circuito dei "Castelli Aperti" del Basso Piemonte. Durante i secoli il castello non ha subito molte modifiche ed è quasi completamente visitabile, compresi i sotterranei

Recapiti: Tel. +39.0174.99113 , Fax +39.0174.99051

Orario di Apertura: 14.30-18.00  Visite guidata di 1 ora e mezza. Aperto il 15 agosto e da luglio a settembre .  Ingresso: 2,50 - 1,50(ridotto)

 Il Santuario della Madonna del Carmine

A pochi metri dal castello, nel piccolo Santuario della Madonna del Carmine (XIV secolo), sopravvivono pregevolissimi affreschi del pittore monregalese Segurano Cigna risalenti al 1478. Sul muro sinistro della chiesa, è visibile l'incisione di un "fiore a sei petali" motivo tipico dell'area alpina e spesso associato alla cultura celtica.